L’“orologio dell’apocalisse”, una misura curata dagli scienziati di quanto la civiltà umana potrebbe essere vicina al collasso totale, ha segnato un secondo più vicino alla “mezzanotte” con solo 89 secondi rimasti. Lo ha annunciato il Bulletin of the Atomic Scientists, dicendo che l’intelligenza artificiale si è aggiunta nella lista delle maggiori preoccupazioni per l’umanità.
Fatti principali
Il Bulletin of the Atomic Scientists, un’organizzazione no-profit che mette in guardia dalle conseguenze causate dai progressi scientifici e tecnologici, ha indicato l’intelligenza artificiale come uno dei maggiori rischi per l’umanità. Tra gli altri: il cambiamento climatico, le armi nucleari, la guerra in Ucraina e in Medio Oriente e la diffusione di disinformazione.
Quest’anno, l’organizzazione ha messo in guardia da diverse minacce stimolate dall’intelligenza artificiale, tra cui l’uso dell’intelligenza artificiale nelle operazioni militari e l’uso dell’intelligenza artificiale per “diffondere informazioni false o non autentiche su Internet”, il che, secondo l’organizzazione, può anche rendere difficile rilevare la disinformazione.
Due anni fa, l’ultima volta che l’orologio è stato spostato in avanti, in un comunicato stampa del Bulletin of the Atomic Scientists, l’IA non compariva tra le principali preoccupazioni. L’organizzazione aveva identificato l’IA come una minaccia crescente, ma non ancora esistenziale.
L’organizzazione ha anche condannato i leader politici globali per aver sovvertito le elezioni, aiutato la “diffusione di bugie e teorie del complotto”, sminuendo la scienza e sopprimendo la libertà di parola e i diritti umani.
Il ticchettio di un secondo più vicino alla mezzanotte dovrebbe essere considerato una “indicazione di pericolo estremo”, ha affermato l’organizzazione non-profit. Che ha invitato i leader politici ad agire per sedare il rischio nucleare, il cambiamento climatico e la diffusione di malattie biologiche.
Il contesto
L’orologio, che è stato impostato per la prima volta a 7 minuti dalla mezzanotte nel 1947, non intende essere una previsione di quando il mondo finirà. È invece, come ha affermato l’organizzazione, una metafora per stimolare il dialogo e l’azione sulle minacce all’umanità. Concepito solo due anni dopo le prime detonazioni nucleari al mondo da scienziati che avevano lavorato al Progetto Manhattan, un progetto di ricerca condotto durante la Seconda Guerra Mondiale per creare armi nucleari, l’orologio dell’apocalisse è stato inizialmente utilizzato per misurare la minaccia che le armi nucleari rappresentavano per la società.
Ogni anno, l’organizzazione determina se le lancette dell’orologio si muoveranno o meno in avanti, indietro o se rimangono uguali. L’orologio non si è mosso indietro dal 2010, quando gli scienziati lo hanno spostato da cinque minuti a mezzanotte a sei minuti a mezzanotte in seguito a una conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Copenaghen. Da allora, l’orologio si è costantemente avvicinato alla mezzanotte, con il suo balzo più grande avvenuto nel 2015, quando gli scienziati hanno spostato l’orologio da cinque minuti a tre minuti alla mezzanotte, citando “cambiamenti climatici incontrollati, modernizzazioni globali delle armi nucleari e arsenali di armi nucleari sproporzionati”.
Durante il primo mandato del presidente Donald Trump, l’organizzazione ha spostato l’orologio più vicino alla mezzanotte tre volte, accusandolo di aveva “fatto commenti inquietanti sull’uso e la proliferazione delle armi nucleari e aveva espresso incredulità nel consenso scientifico schiacciante sul cambiamento climatico”.
La citazione
“Stati Uniti, Cina e Russia hanno il potere collettivo di distruggere la civiltà. Questi tre paesi hanno la responsabilità primaria di salvare il mondo dall’orlo del baratro e possono farlo se i loro leader avviano seriamente discussioni in buona fede sulle minacce globali qui delineate”, ha affermato l’organizzazione nel suo comunicato stampa, aggiungendo che il mondo “dipende da un’azione immediata”.
L’articolo L’orologio dell’apocalisse si avvicina sempre di più alla catastrofe globale è tratto da Forbes Italia.