Domani a New York Jannik Sinner e Lorenzo Musetti non si giocheranno solo un posto nelle semifinali dello Us Open. In palio c’è anche la possibilità di avvicinarsi al premio da 5 milioni di dollari destinato a chi vincerà il torneo: il più ricco della storia del tennis.
Sinner-Musetti, derby milionario
È la 12esima volta che due tennisti italiani arrivano ai quarti di finale di un torneo del Grande Slam e la quarta volta su quattro quest’anno. Sarà la prima volta, però, di due azzurri uno contro l’altro in una fase così avanzata del torneo: fino a oggi si sono giocati 29 derby, ma mai oltre il terzo turno.
L’accesso ai quarti di finale ha già fatto guadagnare 660mila dollari a Sinner e Musetti. Un posto in finale ne vale altri 600mila. Al finalista perdente spetteranno 2,5 milioni di dollari, al vincitore 5 milioni. Al momento il record per il più alto incasso da un singolo torneo appartiene proprio a Sinner, che lo scorso anno guadagnò 4,88 milioni di dollari con le Atp Finals di Torino.
In questa stagione Sinner ha già incassato circa 9 milioni di dollari in montepremi, in carriera 46,3 milioni. Musetti è a 2,65 milioni nel 2025 e 10,5 milioni totali. Se si considerano anche i guadagni extra-campo, Sinner è stato il secondo tennista più pagato al mondo nel 2024, con 47,3 milioni di dollari (20,3 di montepremi e 27 da altre attività), subito alle spalle del rivale Carlos Alcaraz (48,3 milioni).
Il montepremi più ricco della storia
Il montepremi complessivo dello Us Open è di 90 milioni di dollari — il 20% in più rispetto all’anno scorso — ed è il più alto nella storia del tennis. Più di due terzi sono destinati ai singolari maschile e femminile (31,62 milioni per ognuno). Al doppio maschile e a quello femminile vanno 4,78 milioni ciascuno (1 milione il premio per la coppia vincente), al doppio misto 2,36 milioni (1 milione ai campioni, gli italiani Sara Errani e Andrea Vavassori), al tennis in carrozzina 1,6 milioni.
I numeri dello Us Open
Nel 2024, come ha scritto Forbes.com, lo Us Open è stato il primo torneo di tennis nella storia a superare il milione di spettatori (1,048 milioni) e ha generato introiti per 559 milioni di dollari, a fronte di costi operativi per 282 milioni. Per assistere alla finale maschile di quest’anno i tifosi hanno speso fino a 45mila dollari (la media è 4mila dollari, anche per l’ultima fila ne servono 680). E non ci sono solo i biglietti.
Nel 2024 gli spettatori hanno comprato 556mila Honey Deuce, il cocktail ufficiale del torneo, introdotto nel 2006 per via di un accordo tra gli organizzatori e Grey Goose, marchio francese di vodka: vodka, limonata e liquore al lampone, con tre palline di melone bianco come guarnizione. Viene servito in un bicchiere-ricordo con l’albo d’oro del torneo. Prezzo: 23 dollari.
Quest’anno c’è un concorrente ancora più costoso: il Watermelon Slice, creato da un altro sponsor del torneo, la catena alberghiera Ihg Hotels. È a base di champagne, succo di anguria, liquore ai fiori di sambuco e lime, è guarnito con una fetta di anguria ed è servito sempre in bicchieri-ricordo. Costa 39 dollari.
Il piano di investimenti
Alla luce di queste cifre, non stupisce che a maggio la United States Tennis Association, l’organo di governo del tennis americano che organizza lo Us Open, abbia annunciato un investimento da 800 milioni di dollari per rinnovare gli impianti del Billie Jean King National Tennis Center, sede del torneo. Sono in programma l’allargamento dell’Arthur Ashe Stadium — il campo principale, che con 23mila posti è già il più grande stadio tennistico del mondo —, la ricostruzione del secondo campo, il Louis Armstrong Stadium, e la creazione di un centro di allenamento da 250 milioni di dollari. I lavori dovrebbero terminare entro il 2027.
L’articolo Us Open, il derby Sinner-Musetti vale 600mila dollari. E un passo verso il premio più ricco di sempre è tratto da Forbes Italia.