Nel panorama globale del caffè, il nome Massimo Zanetti Beverage Group (Mzbg) è sinonimo di italianità, innovazione e capillarità internazionale. Con oltre 100 Paesi serviti e marchi iconici come Segafredo nel suo portafoglio, il gruppo rappresenta una delle realtà più dinamiche del made in Italy. A guidarne oggi la trasformazione è Pierluigi Tosato, nuovo amministratore delegato, subentrato ad aprile 2024 allo storico fondatore Massimo Zanetti.
Un leader con vocazione internazionale
Tosato, veronese d’origine e laureato in ingegneria con un master alla Bocconi, vanta un’esperienza trentennale da ceo in realtà internazionali, avendo vissuto e lavorato in Italia, Spagna, Olanda, Svezia e Germania. Parla nove lingue e si definisce uno “specialista in trasformazioni aziendali”. Tra le esperienze più significative della sua carriera figurano la guida di San Benedetto, il turnaround di Stiga-Ggp nel settore del giardinaggio, e la trasformazione della olandese Continental Bakeries insieme a Goldman Sachs.
Il rilancio di MZBG e l’eredità di Segafredo
Da aprile 2024 Tosato ha avviato una profonda trasformazione interna di Mzbg, con l’obiettivo di affrontare le nuove sfide del mercato e rilanciare Segafredo come brand globale. “È uno dei pochi marchi italiani presenti ovunque, dagli Stati Uniti all’Asia”, spiega Tosato. Il gruppo oggi fattura oltre un miliardo di euro, con 20 siti produttivi e presenza diretta in circa 40 Paesi. Il 40% del fatturato arriva dagli Stati Uniti, dove l’azienda produce localmente, garantendosi una solida posizione anche in un contesto geopolitico complesso.
La filosofia Kaizen
Alla base del suo stile di leadership c’è l’insegnamento del maestro giapponese Masaki Mai, fondatore del Kaizen Institute. Tosato adotta un approccio ispirato ai valori del Bushido, dove il miglioramento continuo è un principio guida e il compito del leader è annullare il proprio ego per generare energia positiva all’interno dell’organizzazione. “Non gestisco, creo energia positiva. Questo approccio porta risultati straordinari”, afferma.
Un mercato che cambia volto
Il settore del caffè sta vivendo una profonda evoluzione. Aumenti dei costi delle materie prime, nuova domanda da parte dei giovani consumatori nei Paesi emergenti e attenzione crescente alla sostenibilità stanno riscrivendo le regole. “Il caffè non è più una commodity, è diventato un ‘affordable luxury’”, afferma Tosato. I consumatori vogliono trasparenza, tracciabilità e un vero impegno Esg. Il gruppo sta lavorando su una supply chain più vicina ai paesi di origine, garantendo qualità, sostenibilità e modernità.
Focus su Asia, Stati Uniti e rilancio in Italia
Mzbg punta a rafforzarsi nei mercati emergenti. Asia e Arabia Saudita sono aree strategiche, insieme agli Usa, già principale mercato del gruppo. L’Italia, pur rappresentando solo il 10% del fatturato, resta cruciale come patria del brand. “Rilanciare Segafredo in Italia è fondamentale”, sottolinea Tosato.
Un brand che parla ai giovani
Tra i progetti più cari al ceo c’è il riposizionamento di Segafredo: “Vogliamo un marchio che resti fedele alle sue radici nei bar italiani, ma che parli ai giovani e si emancipi dagli stereotipi legati all’italianità”. Per questo, è stata coinvolta un’agenzia di Londra nel restyling dell’identità del brand.
Oltre la professione, una missione personale
Tosato chiude l’intervista condividendo il suo “ikigai”, la ragione profonda che lo guida: “Trasformare le aziende e portare in alto i brand italiani è il mio modo di restituire qualcosa al Paese. Questo lavoro per me non è una professione, ma una missione”.
L’articolo Pierluigi Tosato: il futuro del caffè italiano è tratto da Forbes Italia.