21 Luglio 2025

Per la prima volta Netflix ha sperimentato l’IA nella serie tv “L’Eternatura”

Dopo aver rimosso le scorie del tempo dal viso di Robert De Niro (The Irishman), Tom Hanks (Here) e Harrison Ford (Indiana Jones 5), ringiovaniti di almeno tre decenni, l’intelligenza artificiale generativa al servizio del cinema fa un salto in avanti. Nella serie argentina El Eternauta, prodotta da Neflix, il software ha aiutato la produzione nel creare del crollo di un edificio, “sequenza completata con tempi dieci volte più veloci delle soluzioni tradizionali”, annuncia entusiasta il co-ceo Ted Sarandos.

L’IA entra nel mondo Netflix

Oltre a velocizzare le fasi di produzioni delle serie, l’intelligenza artificiale è destinata ad elevare il valore del Roi, aumentando i profitti che per Netflix significano: 11,08 miliardi di dollari nel secondo trimestre di quest’anno, un utile di 3,1 miliardi di dollari con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. La prima piattaforma per nascita dei contenuti in streaming, con questa operazione ha voluto ribadire la sua leadership tecnologica. “Quello che vedrete è il primo finale cinematografico in assoluto prodotto con impiego di GenAI”, ha spiegato Sarandos.

Dopo il famoso sciopero di 148 giorni da parte degli addetti ai lavori di Hollywood, organizzato dal sindacato degli sceneggiatori, il cinema e l’intrattenimento stanno cercando una cooperazione con le piattaforme che generano video che può giovare ad entrambi. Quando l’IA Generativa sarà entrata dentro le mura degli Studios non ci saranno limiti per il suo utilizzo. “Nella seconda metà di quest’anno lanceremo gli annunci pubblicitari interattivi basandoci proprio sull’aiuto che apporta l’IA, e miglioreremo anche la personalizzazione dei contenuti per gli utenti”, confermano da Netflix.

I pericoli dell’IA

Resta comunque nell’aria il timore per la perdita di posti di lavoro “di sostituzione” da parte dei modelli che, grazie ad addestramenti finanziati con miliardi di dollari, stanno superando le capacità degli umani. Ma Sarandos rassicura il mercato degli addetti ai lavori: “I professionisti reali continueranno a svolgere un lavoro di creator affiancati dalle tecnologie. E questo processo non si limita al semplice contenimento dei costi. I film e le serie che offriremo saranno sempre migliori grazie all’IA”.

In passato solo con enormi budget un attore poteva essere sottoposto ad un “ringiovanimento” (The Irishman di Martin Scorse che ringiovaniva De Niro è costato 175 milioni di dollari). Oggi con le app e i tool a disposizione degli sviluppatori i costi si sono abbassati. Anche le produzioni con un budget medio possono permettersi questo lusso. Oltre all’arricchimento delle immagini e delle sequenze, l’IA Generativa è già entrata nelle produzioni cinematografiche velocizzando la pre-visualizzazione dei contenuti e la pianificazione delle riprese.

L’articolo Per la prima volta Netflix ha sperimentato l’IA nella serie tv “L’Eternatura” è tratto da Forbes Italia.