23 Ottobre 2025

Meta taglia circa 600 posti nel suo reparto di superintelligenza artificiale

Meta licenzierà circa 600 dipendenti dei suoi Superintelligence Labs, secondo diverse fonti che citano una nota interna del responsabile dell’intelligenza artificiale dell’azienda.

Cosa è successo

I tagli, riportati per la prima volta da Axios, interesseranno alcune divisioni dei Superintelligence Labs dell’azienda, compresi i dipendenti del laboratorio di ricerca Fair Ai, della divisione prodotti AI e della divisione infrastrutture Ai.
Non avranno alcun impatto sul Tbd Lab di Meta, la sua unità di recente costituzione incaricata di sviluppare la prossima generazione di modelli linguistici di grandi dimensioni dell’azienda.
Il responsabile dell’intelligenza artificiale di Meta, Alexandr Wang, ha definito i licenziamenti come una mossa di ristrutturazione, insistendo sul fatto che i tagli significheranno “meno conversazioni necessarie per prendere una decisione e che ogni persona avrà più responsabilità, più spazio di manovra e un maggiore impatto”, secondo quanto riportato nella nota.
Il promemoria informava i dipendenti che avrebbero saputo il loro status lavorativo entro mercoledì mattina e li incoraggiava a candidarsi per altri lavori presso Meta.
Le azioni di Meta hanno subito un leggero calo dopo la notizia dei licenziamenti, ma il calo dello 0,6% circa registrato nel primo pomeriggio di mercoledì non è stato così drastico come quello dei principali indici.
Meta non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento da parte di Forbes.

Il contesto

I licenziamenti arrivano solo pochi mesi dopo che il ceo di Meta, Mark Zuckerberg, ha intrapreso un’iniziativa multimiliardaria per potenziare gli sforzi dell’azienda nel campo dell’intelligenza artificiale, che a giugno aveva annunciato sarebbero stati gestiti da un “Superintelligence Lab”. Nello stesso mese, Meta ha annunciato un investimento di 14,3 miliardi di dollari in Scale AI, la società co-fondata da Wang, e lo ha assunto per dirigere la sua divisione di intelligenza artificiale. L’azienda ha anche speso miliardi per reclutare altri ricercatori di intelligenza artificiale dalla concorrenza, come OpenAI.

L’articolo Meta taglia circa 600 posti nel suo reparto di superintelligenza artificiale è tratto da Forbes Italia.