12 Settembre 2025

L’arresto a Palermo, la cucina e l’impegno sociale: Filippo La Mantia si racconta

Filippo La Mantia, 65 anni, nato a Palermo e trasferito a Roma, ha alle spalle un percorso intenso: prima fotoreporter di cronaca nera, poi chef rinomato. Ma c’è un evento che ha cambiato la sua vita: il 6 agosto 1985 venne accusato dell’omicidio del commissario Ninni Cassarà — una accusa da cui fu rilasciato dopo sei mesi, il 24 dicembre 1986, grazie a Giovanni Falcone. Lo abbiamo incontrato in una puntata di Forbes Leader.

Cosa è successo il 6 agosto del 1985?

Il 6 agosto del 1985 fui accusato dell’omicidio del commissario Ninni Cassarà. Un’accusa ingiusta. Rimasi in carcere per sei mesi, fino a quando Giovanni Falcone firmò la mia scarcerazione, il 24 dicembre 1986.

Cosa significa vivere il carcere da innocente?
Ti ritrovi all’improvviso in un mondo parallelo. Stavo in una cella di 30 metri quadrati con altre tredici persone. Per non perdere la testa, mi concentravo sul presente. È l’unico modo per sopravvivere: vivere giorno per giorno.

Che segno ti ha lasciato tutto questo?
Mentalmente, non sono mai uscito dal carcere. È un’esperienza che ti cambia per sempre.

Oggi è uno chef noto. Quanto ha contato quella esperienza nella tua vita?
Tutto. Da oltre 20 anni organizzo il pranzo di Natale in diversi istituti penitenziari italiani. Non cucino solo io: coinvolgo altri chef, cerchiamo di migliorare le cucine, portiamo attenzione e rispetto a chi vive lì dentro.

Perché questa scelta?
Perché chi ha una responsabilità pubblica deve restituire qualcosa. Anche nei dettagli. Coerenza, dignità, attenzione: sono fondamentali, soprattutto verso chi non ha voce.

La cucina per cos’è per lei?
È uno spazio mio. Sono un autodidatta, non ho fatto scuole di cucina. Ma la cucina è diventata il mio modo per esprimermi, per restare in equilibrio.

Hai anche altre passioni: fotografia, musica, moto…
Sono strumenti per rimanere me stesso. Servono per non dimenticare chi sei, da dove vieni, cosa hai vissuto.

Cos’è per te il successo?
Il successo vero è restare con i piedi per terra. Se ti fa perdere contatto con la realtà, allora non è successo. È solo illusione.

L’articolo L’arresto a Palermo, la cucina e l’impegno sociale: Filippo La Mantia si racconta è tratto da Forbes Italia.