Torna a gennaio la fashion week dedicata alla moda maschile, in calendario dal 17 al 21 gennaio con 20 sfilate, di cui 16 fisiche e 4 digitali, 38 presentazioni, 3 presentazioni su appuntamento e 7 eventi.
Tutte le novità della prossima fashion week
Sfilano per la prima volta i brand Pierre-Louis Mascia, Pdf, brand emergente di Domenico Formichetti, e Saul Nash, brand emergente britannico. Tornano invece in calendario i brand Philipp Plein e Pronounce, brand dei designer Yushan Li e Jun Zhou con sede a Milano e Shanghai.
In occasione della settimana della moda di gennaio saranno inoltre celebrati due importanti anniversari: quello del brand Dhruv Kapoor, per il 10° anno dalla sua fondazione, e il brand Latorre per il suo 60° anniversario.
Per la prima volta nel calendario, infine, le presentazioni dei brand Blauer X Pirelli, Federico Cina (Forbes under 30 nel 2024 per la categoria Art & Culture), Grossi, Hevo, Latorre, Maragno, Montecore, People of Shibuya, Rubinacci, Qasimi e Rold Skov.
Carlo Capasa si rivolge al Governo: “Aiutiamo le pmi del settore”
“La Milano Fashion Week di gennaio segnerà l’inizio di un anno particolarmente sfidante, un momento di transizione in cui saranno vincenti la creatività dei nostri brand, la duttilità e il pragmatismo che fanno del Made in Italy un sistema unico al mondo, i valori che rispondono alle istanze del tempo”, ha detto il presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana.
“Il ruolo di Camera Nazionale della Moda Italiana e della Milano Fashion Week è, oggi più che mai, fondamentale nel delineare traiettorie, costruire occasioni, favorire gli incontri, intercettare le grandi opportunità che offrono i momenti di significative trasformazioni. Abbiamo però bisogno come non mai delle opportune politiche di sostegno del Governo alla nostra industria, asset stategico del Paese, affinché possano contribuire a preservare l’eccellenza e l’efficienza rappresentata dalle migliaia di aziende distribuite sul territorio, nel segno della transizione ecologica e della digitalizzazione”.
“Invito i grandi brand a impegnarsi attivamente per valorizzare le nuove generazioni: sostenere i giovani significa non solo arricchire il panorama creativo, ma garantire la competitività e il dinamismo futuro di tutto il settore”, ha detto poi Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico, con deleghe a Moda e Design, del Comune di Milano.
Così Matteo Zoppas, presidente Agenzia ICE: “Nonostante una fase di rallentamento, la moda continua a essere trainante per l’export italiano. Nel 2023 le esportazioni del settore hanno chiuso a oltre 88 miliardi e da gennaio ad agosto 2024 si attestano intorno ai 55 miliardi, valore in linea con lo stesso periodo del 2023. Le ultime previsioni, nonostante la fase di incertezza, parlano di 90 miliardi di export per la fine del 2024 (+1,1% rispetto al 2023)”.
L’industria della moda in cifre
Numeri alla mano, però, il terzo trimestre è stato molto negativo per l’industria italiana della moda. La tendenza sfavorevole del primo semestre si è accentuata sia sul mercato nazionale italiano sia sui mercati di esportazione. Nel complesso dell’industria della moda, nei primi 9 mesi dell’anno, il calo del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2023 è stato del 6,5%, un risultato quindi peggiore di quello del primo semestre (-6,1%).
(courtesy Camera Nazionale della Moda Italiana)
Il peggioramento è dovuto a una combinazione di fattori: il persistere nel terzo trimestre di un calo significativo (-8%) nei settori tessile, abbigliamento pelle, pelletteria e calzature, simile a quello già registrato nel secondo, e a una minore compensazione positiva da parte dei settori “collegati” (beauty, occhiali, gioielli e bigiotteria) la cui crescita si è ridotta al +3.8%, dopo aver superato, ad esempio nel beauty il +7.5% nel primo semestre.
Il rallentamento si è trasferito anche alle esportazioni, aumentate soltanto dell’1,9% nei primi 8 mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023.
L’articolo La moda si rivolge al Governo: “Sosteniamo le pmi per mantenere la produzione in Italia” è tratto da Forbes Italia.