Lenovo Group Limited chiude il quarto trimestre e l’anno fiscale 2024/25 con numeri da record e una performance che conferma il suo slancio globale. Il gruppo ha registrato una crescita del 21% nei ricavi annuali, toccando quota 69,1 miliardi di dollari, il secondo miglior risultato nella sua storia, mentre l’utile netto è salito del 36%, arrivando a 1,4 miliardi di dollari (non-HKFRS). Con un portafoglio sempre più diversificato e resiliente, Lenovo consolida la propria trasformazione: i ricavi non legati ai pc hanno raggiunto il 47%, in aumento di quasi cinque punti percentuali rispetto all’anno precedente. Tutti i gruppi aziendali e le aree geografiche hanno segnato una crescita a doppia cifra, confermando una strategia vincente e una presenza globale sempre più solida.
Ma quali sono i fattori chiave di tale successo? Sicuramente una parte importante della strategia di Lenovo è la scelta di concentrarsi sull’AI ibrida, che ha gettato le basi per la leadership del gruppo in questa era dell’Intelligenza Artificiale. Una tecnologia che sta già cambiando profondamente il modo in cui interagiamo con i dispositivi digitali, che impatterà positivamente sulla competitività delle imprese e la crescita del mercato ICT e che comporta una profonda evoluzione delle infrastrutture. Lo raccontano a Forbes Italia Enza Truzzolillo, amministratore delegato e general manager di Lenovo per l’Italia, Carlo Barlocco, executive director & general manager, MBG Italy e Alessandro de Bartolo, general manager, Italy, Infrastructure Solutions Group, Lenovo.
Enza Truzzolillo, che impatto avrà la continua crescita dell’intelligenza artificiale sull’andamento del mercato dei pc e sul suo business?
Gli sviluppi in ambito AI, e la sua crescente adozione e integrazione nei sistemi, sta trasformando radicalmente il mercato dei pc, spingendo la domanda verso dispositivi sempre più intelligenti, capaci di elaborare modelli AI direttamente in locale. Si stima che entro il 2025 il 40% dei pc spediti sarà AI-ready, e questo rappresenta un’opportunità straordinaria per Lenovo che è il primo produttore nel mondo, in EMEA e in Italia. I nostri AI pc, dotati di Neural Processing Units (NPU), stanno ridefinendo il concetto stesso di personal computer: non più solo strumenti di lavoro, ma veri e propri assistenti digitali in grado di automatizzare attività complesse, migliorare la produttività e garantire maggiore sicurezza e privacy, grazie all’elaborazione on-device. Per il nostro business, questo significa un’accelerazione nella richiesta di soluzioni integrate, che uniscono hardware, software e intelligenza artificiale. Lenovo è pronta a guidare questa evoluzione, offrendo tecnologie accessibili, scalabili e sostenibili, capaci di accompagnare aziende e professionisti italiani verso un futuro sempre più intelligente.
In che modo i pc potenziati dall’AI impatteranno la produttività e la competitività delle aziende italiane?
I pc potenziati dall’intelligenza artificiale rappresentano un cambio di paradigma per le aziende. Non si tratta solo di maggiore potenza di calcolo, ma di dispositivi capaci di apprendere, adattarsi e automatizzare attività complesse. Questo significa meno tempo speso in operazioni ripetitive e più spazio per la creatività e l’innovazione. Grazie all’elaborazione on-device, gli AI pc migliorano la sicurezza, riducono la latenza e permettono una gestione più efficiente dei dati. Per le aziende, questo si traduce in una produttività più alta, una collaborazione più fluida e una maggiore competitività, anche in settori dove la digitalizzazione è ancora in fase iniziale. Lenovo è impegnata a rendere questa tecnologia accessibile e scalabile, offrendo soluzioni che aiutano le imprese italiane a colmare il gap digitale e a cogliere le opportunità offerte dall’AI.
Carlo Barlocco, come le nuove funzioni moto ai migliorano concretamente l’esperienza d’uso e la percezione di valore degli smartphone Motorola? In particolare, in che modo Next Move e Look and Talk cambiano il modo degli utenti di interagire con lo smartphone?
L’AI sta trasformando l’interazione con la tecnologia e gli smartphone si evolvono di conseguenza. L’AI non solo migliora le funzioni esistenti, ma cambia l’esperienza d’uso, e renderà gli smartphone più intelligenti, personalizzati e utili. Motorola sta investendo moltissimo su questa tecnologia. In occasione del lancio delle nuove famiglie razr e edge, abbiamo presentato funzionalità AI evolute che trasformano l’esperienza quotidiana in un flusso continuo, predittivo, personalizzato. Con Next Move, l’AI è in grado di prevedere quello di cui l’utente ha bisogno e di fornire consigli personalizzati in base a ciò che è sullo schermo. Look and Talk permette invece agli utenti del razr 60 ultra di piegarlo a 90 gradi, sbloccare immediatamente con lo sguardo moto ai, che è l’interfaccia con l’utente finale, e di chiederle di compiere azioni mentre se ne fanno altre. Per ora, queste funzioni saranno disponibili solo sui nostri dispositivi di fascia alta, ma vogliamo rendere l’AI accessibile a tutti, nel rispetto della sicurezza e della privacy. L’AI cambierà profondamente anche l’esperienza d’uso degli smartphone in ambito B2B, un segmento dove Motorola è in rapida crescita (+39% nel 2024 ), grazie all’appartenenza ad un grande gruppo ICT come Lenovo. Grazie a Lenovo, siamo entrati nel mondo B2B tramite il ThinkPhone – la prima soluzione interamente dedicata a questo segmento – e offriamo un ecosistema connesso di servizi e soluzioni B2B. Smart Connect ci consente di connettere pc e smartphone lavorando come su un unico device, e l’AI ci permette di unire tutti i nostri device senza soluzione di continuità.
Motorola ha collaborato con leader del settore AI come Google, Meta, Microsoft e Perplexity per sviluppare funzionalità integrate e offrire agli utenti la possibilità di scegliere la loro AI preferita: perché si sono rese necessarie queste partnership? Ne prevedere altre in futuro?
In un mercato in decrescita come il mobile, l’innovazione è cruciale, e l’AI rappresenta uno switch chiave per la crescita. Con la nostra moto ai, potenziata dalla collaborazione con i principali player del mercato, consentiamo ai consumatori di ottenere il supporto di cui hanno bisogno, quando serve. Siamo sempre impegnati a migliorare le funzionalità che offriamo ai nostri clienti, e le collaborazioni con i leader tecnologici sono una parte centrale di questa strategia, per cui prevediamo sicuramente di avviarne di nuove in futuro nell’ambito dell’AI. Proprio perché siamo costantemente proiettati nel futuro, stiamo già lavorando su un’AI predittiva: non più solo un assistente, ma una tecnologia che sa cosa ci interessa e ci suggerisce azioni. Una rivoluzione che riporta lo smartphone al centro delle abitudini digitali, ma con un’intelligenza proattiva. L’AI aiuterà il mercato a invertire il trend attuale e Motorola a crescere ulteriormente.
Alessandro de Bartolo, come intendete capitalizzare sulla crescente domanda di infrastrutture ibride e edge computing nel contesto dell’espansione dell’IA?
La crescente adozione dell’intelligenza artificiale sta ridefinendo le esigenze infrastrutturali delle aziende, spingendo verso soluzioni ibride e di edge computing che garantiscano prestazioni elevate, bassa latenza e maggiore efficienza energetica. In Lenovo, attraverso la nostra divisione Infrastructure Solutions Group, stiamo investendo in un portafoglio completo di soluzioni AI-ready che includono server ThinkSystem con acceleratori AMD e NVIDIA, sistemi ThinkEdge per applicazioni low-latency e tecnologie di raffreddamento a liquido per una maggiore sostenibilità. Il nostro obiettivo è offrire infrastrutture scalabili e flessibili, capaci di supportare i carichi di lavoro AI più avanzati, sia in ambienti centralizzati che distribuiti. Collaboriamo con aziende e istituzioni per integrare queste tecnologie nei loro processi, rendendo l’AI accessibile anche alle PMI grazie a modelli come l’AI-as-a-Service. In un contesto in cui l’AI diventa sempre più pervasiva, il nostro ruolo è quello di abilitare un ecosistema infrastrutturale che permetta alle imprese italiane di innovare, crescere e competere a livello globale.
Come Lenovo sta affrontando la crescente attenzione da parte del mercato per l’impatto energetico delle infrastrutture AI e dei data center?
La sostenibilità è una priorità strategica per Lenovo, soprattutto in un contesto in cui l’intelligenza artificiale richiede infrastrutture sempre più potenti e, potenzialmente, energivore. Per questo stiamo investendo in tecnologie che garantiscano alte prestazioni con un impatto energetico ridotto. Una delle soluzioni chiave è il raffreddamento a liquido, con la nostra tecnologia Lenovo Neptune è possibile abbattere significativamente il consumo energetico nei data center rispetto ai sistemi tradizionali ad aria. Grazie a un sistema di raffreddamento ad acqua a circuito chiuso. Inoltre, i nostri sistemi sono progettati per ottimizzare l’efficienza operativa, riducendo la latenza e migliorando la gestione dei carichi di lavoro AI in modo sostenibile. Crediamo che l’innovazione tecnologica debba andare di pari passo con la responsabilità ambientale. Per questo, accompagniamo le aziende non solo nella trasformazione digitale, ma anche nella costruzione di un’infrastruttura IT più sostenibile, efficiente e pronta per il futuro.
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L’articolo Intelligenza artificiale e infrastrutture sostenibili: Lenovo ha registrato una crescita del 21% nei ricavi annuali è tratto da Forbes Italia.