Si è svolta a Palazzo Wedekind, in Piazza Colonna a Roma, l’edizione 2025 di InMotion, l’evento promosso da Forbes Italia dedicato al futuro di infrastrutture, logistica e mobilità. In una cornice di grande partecipazione, protagonisti dei principali ambiti industriali, istituzionali e tecnologici hanno messo in luce criticità, priorità e visioni sul percorso che l’Italia dovrà intraprendere nei prossimi anni.
«Oggi fa la differenza l’Italia che suda, che lavora sodo e crea connessioni.» ha aperto l’evento con queste parole il direttore di Forbes Italia, Alessandro Rossi, rimarcando le tante eccellenze che l’Italia vanta sul fronte infrastrutturale, non dimenticando di mettere in luce le tante lacune su cui si lavora ogni giorno.
Lavoro che, Ornella Segnalini, Assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture di Roma Capitale, mette in atto ricercando “sinergia e agilità, oggi fondamentali per una vera trasformazione del sistema.”
In una intervista col Direttore, Pasqualino Monti, Amministratore Delegato di ENAV, ha rimarcato il bisogno di intermodalità, un’azione congiunta tra stakeholders, partner e utenze per un buon risultato della filiera logistica, fino all’ultimo miglio.
«Le infrastrutture e i trasporti non possono considerarsi compartimenti stagni, ma un complesso sistema di arterie vitali per il sistema economico e sociale.» ha così introdotto il primo panel la giornalista Giulia Piscina, in cui si sono accesi i riflettori sull’importanza delle infrastrutture come leve strategiche di sviluppo. Michele Budetta, CEO di RINA Consulting, ha sottolineato il ruolo sempre più centrale delle infrastrutture sottomarine e delle tecnologie di digital asset management: «Parliamo di asset critici che devono essere sicuri, efficienti e protetti. La tecnologia oggi ci consente già di monitorarli e preservarli, e sarà la chiave anche per il futuro».
Dal fronte autostradale, Federico di Gennaro, responsabile innovazione, centro studi e progetti europei di Autostrade per l’Italia, ha ricordato che «il trasporto su gomma resta la spina dorsale della mobilità italiana. Ma occorrono investimenti mirati e continui, perché la sfida è accompagnare questa centralità con una transizione sostenibile».
Sul tema della mobilità elettrica, Simone Tripepi, Head of Charging Point Operator e CEO di Enel X Way Italy, ha posto al centro l’esperienza degli utenti: «Il futuro della ricarica non dipende solo dalla quantità di infrastrutture, ma dalla loro qualità. Serve un’integrazione pubblico-privato e un modello che guardi al second life market delle batterie per chiudere davvero il cerchio della sostenibilità».
Nicola Cardillo, Presidente di Carnico CRD Spa, ha invece sottolineato la dimensione valoriale del settore: «Oggi mobilità fa rima con responsabilità: verso i partner, verso l’ambiente e verso gli utenti. La rivoluzione digitale ha trasformato il modo in cui ci muoviamo, ma la sfida vera è unire innovazione e responsabilità sociale».
Il secondo panel ha riguardato la logistica, terreno su cui si gioca la competitività internazionale e la supply chain, che oggi accoglie la grande sfida della velocità al fronte della qualità.
Gabriele Di Marzio, amministratore delegato di Poste Logistics, ha parlato della rivoluzione digitale in atto: «La logistica 4.0 significa tracciabilità, automazione e sostenibilità. Per Poste è una trasformazione da guidare attivamente, soprattutto nel segno della transizione green».
Dal mondo dell’edilizia, Roberto Corbo, Executive Chairman di Corbo Group, ha evidenziato come l’innovazione costruttiva possa far incontrare tempi e costi: «L’edilizia può essere un acceleratore delle infrastrutture. Nei prossimi mesi lavoreremo per rafforzare l’integrazione tra cantieri e logistica, nel rispetto delle logiche sociali.».
Lo sguardo internazionale è arrivato con Andrea Amoretti, Direttore Generale Italia di P3 Logistic Parks, che ha posto l’accento sui magazzini intelligenti: «Non sono più semplici depositi, ma hub tecnologici. Competitività e sostenibilità oggi si giocano sull’efficienza e sulla capacità di innovare».
Sul fronte giuridico, Gianluca Spolverato, fondatore di Wi Legal, ha sottolineato l’importanza di rendere la logistica sostenibile anche per chi ci lavora: «Trasparenza negli appalti, welfare e ascolto dei lavoratori devono diventare principi strutturali. Il rischio reputazionale e legale di modelli poco chiari è troppo elevato».
Infine, Greta Gervasoni, Sales Manager di Brother Italia, ha raccontato il ruolo chiave della tracciabilità: «Oggi la supply chain è data-driven. QR code, RFID e barcode sono strumenti fondamentali, ma vanno accompagnati da formazione e cultura dei dati. I dati sono il nuovo tesoro da proteggere».
Verso un’Italia connessa, digitale e sostenibile
Dal palco di Palazzo Wedekind è emerso con forza che il futuro dell’Italia passa dalla capacità di trasformare investimenti in valore reale — economico, sociale e ambientale. Infrastrutture resilienti, logistica integrata e mobilità sostenibile non sono più opzioni, ma condizioni necessarie per restare competitivi.
Il messaggio che ha attraversato la giornata è chiaro, la strada è ben definita: la differenza non la fanno i numeri sulla carta, ma la capacità di creare connessioni.
L’articolo InMOTION – Forbes Italia: infrastrutture, logistica e mobilità al centro del dibattito è tratto da Forbes Italia.