All’82esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia (in programma dal 27 agosto al 6 settembre) ci sarà il regista statunitense Gus Van Sant. Sarà al Lido per presentare in prima mondiale il suo nuovo film Dead Man’s Wire e per ricevere dalla Biennale il premio Campari Passion for Film 2025.
Campari premia chi riscrive le regole del cinema contemporaneo
Un premio nato sette anni fa (e conferito insieme alla Direzione Artistica di Biennale Cinema) che intende riconoscere il merito di coloro che trasformano la passione in forza creativa. Non tanto come riconoscimento alla carriera, ma come omaggio alla volontà di distinguersi e di lasciare il segno nella narrazione cinematografica. Una conferma del sostegno offerto da Campari, main sponsor della Mostra, ai professionisti del grande schermo.
Il filmmaker a cui dobbiamo Will Hunting – Genio ribelle, Belli e dannati e Milk, sarà premiato martedì 2 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema) alle 21.30. La cerimonia avverrà prima della proiezione fuori concorso del film con Bill Skarsgård, Dacre Montgomery, Colman Domingo, Cary Elwes, Myha’la e Al Pacino, che inizialmente sembrava dovesse essere sviluppato da Werner Herzog e interpretato da Nicolas Cage.
Gus Van Sant riceve il premio Passion for Film: omaggio alla sua visione libera e in evoluzione
“Sono davvero onorato di ricevere il premio Passion for Film”, ha commentato Van Sant. “Ringrazio Campari, significa molto per me. Sono grato non solo per il riconoscimento del mio lavoro, ma anche per il sostegno a una delle più grandi istituzioni mondiali che celebra il cinema. Apprezzo profondamente la passione che dedicano ai film”.
“Gus Van Sant è un autore unico nel panorama del cinema contemporaneo, capace di coniugare uno sguardo profondamente indipendente con una sorprendente capacità di dialogo con il pubblico”, ha aggiunto il direttore della Mostra, Alberto Barbera. “Il suo cinema si muove liberamente tra il sistema hollywoodiano e i circuiti del cinema d’autore, partecipando alle regole dell’industria senza mai esserne vincolato, sempre fedele a una visione personale, audace e in continua evoluzione. Ha firmato opere che hanno segnato l’immaginario collettivo, da Drugstore Cowboy a Belli e dannati, da Elephant a Milk, interpretando e anticipando le inquietudini di più generazioni. Scopritore di talenti, ha lanciato attori come River Phoenix, Keanu Reeves, Casey Affleck, Joaquin Phoenix, Ben Affleck e Matt Damon. La sua filmografia alterna minimalismo e narrazione classica, cinema queer e racconto politico, muovendosi a suo agio anche nella pittura, nella fotografia e nella musica. A quarant’anni dal suo primo lungometraggio, Van Sant resta un artista in piena attività, capace di reinventarsi senza sosta, come dimostra il suo ultimo, bellissimo film Dead Man’s Wire”.
Una scena dal film ‘Dead man’s wire’
Una storia di tensione e ribellione apre la serata dedicata a Van Sant
Il film che sarà proiettato a Venezia narra la storia vera di Tony Kiritsis, ex agente immobiliare che nel 1977, sentendosi truffato dal proprio istituto di credito, prende in ostaggio il presidente della Meridian Mortgage Company, Richard Hall. Il protagonista è armato di un fucile a canne mozze modificato, con un dispositivo stretto al collo dell’ostaggio come un cappio e collegato al grilletto che, se sfiorato, lo ucciderebbe all’istante.
Il riconoscimento Campari Passion for Film, nato sette anni fa alla 75esima Mostra, negli anni è stato attribuito al montatore statunitense Bob Murawski, al direttore della fotografia italiano Luca Bigazzi, al compositore statunitense Terence Blanchard, allo scenografo britannico Marcus Rowland, alla costumista statunitense Arianne Phillips e agli scenografi italiani Tonino Zera e Paola Comencini.
L’articolo Gus Van Sant tra i grandi del cinema: Campari celebra la sua visione alla Mostra di Venezia è tratto da Forbes Italia.