6 Agosto 2025

Gin Mare e The World’s 50 Best Restaurants, dove l’ospitalità si fa racconto

Gin Mare – BRANDVOICE | PAID PROGRAM

Quando si parla di eccellenza gastronomica, non si parla solo di piatti straordinari o di tecniche raffinate: si parla di persone. Di storie, di luoghi capaci di trasformare un semplice pasto in un’esperienza che resta impressa nella memoria. E se c’è un brand che da sempre fa dell’arte dell’accoglienza la sua essenza, è Gin Mare.

In occasione di The World’s 50 Best Restaurants 2025, uno degli eventi più influenti del mondo gastronomico, quest’anno ospitato a Torino, Gin Mare ha rinnovato la sua missione di ambasciatore della convivialità mediterranea, portando in scena non solo la sua inconfondibile bottiglia, ma la sua visione: quella di un Mediterraneo senza confini, capace di ispirare chef, mixologist e ospiti in ogni parte del mondo.

The Art of Hospitality Award, un riconoscimento che parla di persone: il trionfo di Wing

Da anni Gin Mare è sponsor ufficiale di uno dei premi più iconici dell’universo di The World’s 50 Best Restaurants: The Art of Hospitality Award. Un riconoscimento che il gin mediterraneo sostiene con orgoglio, poiché premia ciò che spesso non si vede a prima vista: l’equilibrio tra calore umano, servizio impeccabile, attenzione che trasforma un pasto in emozione.

Quest’anno il prestigioso titolo è volato a Hong Kong, nelle mani del ristorante Wing, un nome che in pochi anni ha ridefinito i canoni della cucina cinese contemporanea. Nato dall’intuizione dello chef Vicky Cheng, Wing racconta una storia di ritorno alle radici.

“La filosofia di Wing incarna perfettamente la nostra idea di ospitalità: dettagli curati, attenzione autentica, un’esperienza che resta impressa”, spiega Giulia Tagliabue, senior brand manager Gin Mare. “Proprio come ogni botanica del nostro gin è lavorata con cura artigianale, ogni elemento del servizio di Wing racconta una storia, un gesto di accoglienza”.

Villa Mare: Massimo Bottura e il Connaught Bar, dove l’accoglienza diventa esperienza

Ma Gin Mare non si è limitato a sponsorizzare un premio. A Torino, il brand ha aperto le porte di Villa Mare, un format esclusivo, attestatosi come manifesto di ospitalità mediterranea. Più che un luogo, Villa Mare è un’idea: uno spazio dove il tempo rallenta, i confini tra cucina e mixology si fondono e la convivialità diventa un rito.

Quest’anno, Villa Mare ha visto protagonisti nomi che non hanno bisogno di presentazioni: Massimo Bottura, lo chef visionario dell’Osteria Francescana (3 stelle Michelin, 1 stella verde), icona dell’avanguardia gastronomica italiana, e il duo Ago Perrone & Giorgio Bargiani del Connaught Bar (13esimo bar migliore al mondo) di Londra, tempio internazionale della cocktail culture.

Insieme, hanno dato vita a un’esperienza immersiva, dove ogni creazione culinaria e ogni drink si sono fatti interpreti di un Mediterraneo sofisticato, accogliente, sorprendente — proprio come quello raccontato da Gin Mare.

In un mondo in cui l’esperienza conta quanto — e forse più — del piatto, Gin Mare si è confermato ancora una volta partner naturale di chi fa dell’ospitalità un valore imprescindibile.

Dal trionfo di Wing alla magia di Villa Mare, Gin Mare ci ricorda che il Mediterraneo non è solo una destinazione, ma un modo di accogliere, condividere, vivere.

L’articolo Gin Mare e The World’s 50 Best Restaurants, dove l’ospitalità si fa racconto è tratto da Forbes Italia.