Articolo tratto dal numero di maggio 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
BRANDVOICE | PAID PROGRAM – Ecoross
Servizi ambientali di qualità, un impegno attivo nella tutela dell’ecosistema e una nuova cultura green: sono queste le sfide che Ecoross porta avanti da oltre 30 anni, facendo della sostenibilità un vero motore di cambiamento. L’azienda è nata in Calabria nel 1994 quando Eugenio Pulignano riuscì a concretizzare il suo progetto supportato dal fratello Walter, che da sempre ne è amministratore unico.
La visione green
Per Ecoross, credere in una visione green significa fondare il proprio agire su valori solidi: la qualità dei servizi, la responsabilità verso l’ambiente e la volontà di distinguersi nel panorama del settore ambientale. Proprio da questa impostazione culturale e operativa è nata la sfida di Parco Biometano, offrendo alla terra di Calabria l’opportunità di proporsi come regione all’avanguardia.
Trattasi di un impianto tecnologicamente avanzato, modello di economia circolare che, grazie alla digestione anaerobica, trasforma i rifiuti organici prodotti nelle mura domestiche in biometano e compost di qualità.
“Con Parco Biometano”, osserva Walter Pulignano, “si dimostra che l’innovazione tecnologica può e deve andare di pari passo con la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle risorse. La sostenibilità non deve essere solo un obiettivo, ma un modo di operare quotidiano che coinvolge persone, territorio e visione industriale”.
Parco Biometano
Parco Biometano si estende su una superficie di 70mila m². Esempio virtuoso di sostenibilità e innovazione, rappresenta la perfetta fusione tra arte, tecnologia avanzata e natura; è infatti un impianto aperto ai visitatori con percorsi didattici, spazi verdi e opere d’arte di riuso creativo. L’arte assume un ruolo centrale nei valori di Ecoross, esprimendo in forma visiva e simbolica la mission aziendale: dare nuova vita ai materiali. A Parco Biometano, l’arte del riuso creativo diventa parte integrante dell’esperienza, culminando nel grande murale di Giulio Rosk, che accoglie i visitatori con circa 1.000 m² di immagini evocative.
L’opera racconta, con un linguaggio diretto e accessibile, il processo di trasformazione della frazione organica e la filosofia dell’impianto, fondendo tecnologia, sostenibilità e bellezza. Parco Biometano tratta annualmente 50mila tonnellate di umido e 11mila tonnellate di sfalci, con una produzione annua di 4,5 milioni di metri cubi di biometano immessi nella rete nazionale, 18mila tonnellate di compost e 2,7 milioni di metri cubi di anidride carbonica recuperata dal processo. All’interno della struttura viene impiegata la tecnologia più avanzata disponibile sul mercato, con particolare attenzione all’eliminazione delle emissioni odorigene.
L’approvvigionamento idrico è inoltre minimo, in quanto l’acqua utilizzata durante i processi viene depurata e più del 90% riutilizzata. Parco Biometano si distingue anche per la sua efficienza energetica, grazie a due impianti fotovoltaici per un totale di 3 megawatt, con 1 MW installato sul tetto della struttura e 2 MW a terra. L’energia solare contribuisce in modo significativo al fabbisogno dell’impianto, riducendo le emissioni di CO2 e rendendo l’intero sistema energeticamente virtuoso. In altre parole, una vera e propria fucina di green economy, che si inserisce pienamente nel percorso verso un futuro inevitabilmente carbon free.
Ricostruire un rapporto con la natura
“Parco Biometano”, spiega l’amministratore unico di Ecoross, “è stato concepito sin dalla fase progettuale come un impianto modello e visitabile, pensato per diventare meta di turismo scolastico e formativo. Abbiamo voluto creare un vero e proprio mondo nuovo, dove tecnologia, arte e natura si incontrano per raccontare in modo immersivo i processi di trasformazione dei rifiuti organici”.
Infatti, intorno alla parte tecnologica, si estendono percorsi didattici e spazi verdi ad alto assorbimento di CO2, dove sono state piantumate circa duemila essenze ed è possibile fare esperienze mirate a ricostruire un rapporto con la natura attraverso il tree hugging (abbracciare un albero) e il barefooting (camminare a piedi nudi su corteccia, ciottoli, foglie secche, etc.). L’orto didattico e il frutteto offrono ai visitatori l’opportunità di osservare come il compost prodotto da Parco Biometano possa essere impiegato in agricoltura per nutrire il terreno. L’anfiteatro e la spaziosa Eco-Agorà si prestano poi come luoghi ideali per il relax e la contemplazione, in grado di ospitare incontri informali o eventi culturali, come concerti all’aperto, mostre d’arte e attività sportive outdoor che invitano al benessere e alla tranquillità.
La strategia d’informazione
“Affianchiamo alla qualità dei servizi”, prosegue Pulignano, “una forte azione educativa e culturale. Lavoriamo con le scuole, divulghiamo attraverso i social, apriamo le porte dei nostri impianti con l’obiettivo di diffondere una nuova cultura ambientale. Mentre l’arte del riuso creativo, per noi, è il simbolo più autentico di ciò che facciamo ogni giorno: trasformare, rigenerare, dare valore a ciò che sembrava finito”.
Prima azienda di settore a utilizzare i social media come strumento di sensibilizzazione, Ecoross promuove contenuti informativi su ambiente e corretta gestione dei rifiuti, strategia che ha consentito di raggiungere notevole visibilità sulle piattaforme come Instagram e Facebook. Una presenza digitale coerente con la mission aziendale, che mira a coinvolgere attivamente cittadini e comunità. Ecoross opera da oltre 30 anni nel settore ambientale, offrendo servizi che spaziano dalla raccolta differenziata alla gestione dei rifiuti urbani e speciali, dallo spazzamento alla manutenzione del verde pubblico, fino alle bonifiche ambientali e al noleggio bagni mobili.
“Ecoross”, racconta ancora l’amministratore, “trae origine da un sogno condiviso e da una visione che si è tradotta in azioni concrete e strutture all’avanguardia. La sostenibilità è il cuore della nostra strategia: ogni scelta, ogni investimento, ogni progetto nasce con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e generare valore per il territorio. Vogliamo dimostrare che anche al Sud, in Calabria, si può vincere la sfida dell’innovazione, creare lavoro, rispettare l’ambiente e farlo con passione, responsabilità e cultura”.
L’articolo Fare innovazione al Sud Italia: i progetti dell’azienda calabrese Ecoross è tratto da Forbes Italia.