Un’impresa che ha saputo trasformare la cartografia da strumento tecnico a linguaggio emozionale e creativo, rimanendo fedele alla qualità artigianale, ma aprendosi al digitale, all’e-commerce e alla personalizzazione. È il percorso portato avanti da Laura Ottaviani, attuale titolare di Cartografica Visceglia, casa editrice di carte geografiche fondata a Roma nel 1929 dal nonno, Vincenzo Visceglia. L’Archivio Visceglia custodisce un patrimonio prezioso di bozzetti, lucidi, cianografie, fotografie, planimetrie e mappe storiche che testimoniano l’evoluzione della geografia, della grafica e del gusto italiano: uno scrigno di memoria che oggi è diventato la base per nuove creazioni che uniscono artigianato e design.
Dall’inchiostro al digitale: la mappa artigianale secondo Laura Visceglia
“Sono cresciuta in una famiglia di cartografi e da sempre lavoro anch’io in questo campo”, racconta Laura. “La mia passione per il design e la geografia è sempre stata il motore del mio lavoro. Mio nonno era un vero artigiano. Non che non lo sia anch’io, solo che all’epoca era tutto molto più faticoso. Se facevi un errore, dovevi aspettare che l’inchiostro si asciugasse, poi passare con la lametta per grattare via l’errore e rifare tutto”. La storia dell’impresa è anche un viaggio attraverso la trasformazione dei mezzi di produzione: dai pennellini per isolare le campiture alle prime mappe digitali, passando per tecnigrafi e trasferibili. “La vera svolta è stata negli anni Novanta con l’avvento del digitale, mentre fino ad allora si scriveva tutto a mano. Poi ho imparato a usare il computer, e dopo è arrivato internet.
L’originalità è il segno distintivo di Cartografica Visceglia. Ogni progetto è un pezzo unico, frutto di una lavorazione su misura. Ad esempio, un locale di Monteverde ha richiesto tavolini in legno decorati con rappresentazioni cartografiche di sei aree del quartiere, accompagnati da un bancone retroilluminato. Un altro cliente ha commissionato un tappeto in lana bordata, antiscivolo, con l’assonometria di Roma degli anni ’50, trasformando il pavimento in una mappa calpestabile. “Il mio obiettivo è esplorare strade nuove per offrire soluzioni sempre più aderenti ai desideri di chi si rivolge a noi”. In questo spirito nascono anche collaborazioni inattese, come quella con una maestra calzolaia per la creazione di stivaletti in pelle personalizzata, decorati con la planimetria di Roma del 1960, in omaggio alle Olimpiadi.
Mappe su misura e cinema: quando la cartografia incontra il design e il digitale
Ma la personalizzazione non si limita all’estetica: riguarda anche la funzione. “Una ragazza ha voluto regalare una cartina a un’amica che si laureava, con una frase in latino. Sono creazioni nate dal dialogo con chi ci sceglie: loro portano l’idea, noi la traduciamo in una mappa”. Tra gli oggetti su misura più richiesti figurano anche quadri su telaio in legno con planisferi seppiati, medaglieri in plexiglass con carte d’Italia anni ’60, oppure carte scolastiche vintage per arredare negozi sportivi a Roma. Alcuni progetti coinvolgono l’ambiente domestico, come la realizzazione di una carta da parati personalizzata nei toni grigio e blu cobalto. La qualità delle carte Visceglia ha trovato spazio anche nel mondo dello spettacolo. Le mappe realizzate dall’azienda sono comparse in numerose produzioni cinematografiche e televisive, da La mafia uccide solo d’estate a Miss Fallaci, da Nessuno
mi può giudicare a La porta rossa. “Forniamo mappe, diamo le liberatorie, e con le immagini del nostro archivio siamo diventati fornitori anche per il cinema”.
Nel percorso evolutivo dell’azienda, una svolta cruciale è stata l’abbandono dei canali di distribuzione tradizionali a favore della vendita diretta. “Ormai i nostri clienti ci trovano quasi esclusivamente per passaparola o tramite Google”, racconta Laura Ottaviani. “Oggi il motore di ricerca è la vera vetrina: se cerchi carte geografiche, appariamo sempre tra i primi”. Il sito web e l’e-commerce, attivo fin dai primi anni Duemila, si sono trasformati così da semplici vetrine a canali principali di contatto e vendita. La strategia è chiara: intercettare una clientela trasversale, curiosa, spesso internazionale. “Non abbiamo più intermediari. Chi vuole qualcosa di specifico ci scrive direttamente, e questo rapporto diretto è diventato il cuore del nostro modello di business”, aggiunge Laura. Un modello one-to-one, cucito su misura, che rende ogni progetto unico e fortemente legato al desiderio del cliente. Cartografica Visceglia ha saputo così interpretare le evoluzioni del mercato. Dall’iniziale focus B2B, oggi l’azienda si è aperta al pubblico privato: “È un aspetto positivo, perché diversificare è una buona regola per qualsiasi impresa”.
Storia, qualità e flessibilità: la formula di successo per una cartografia d’eccellenza
La digitalizzazione ha ampliato il bacino d’utenza e la portata dei progetti: file scaricabili, grandi formati su richiesta, spedizioni internazionali. “Abbiamo lavorato anche per l’estero. Una professoressa di Harvard, ad esempio, stava studiando la storia delle autostrade italiane: le abbiamo fornito le carte dagli anni ’50 ai ’70”. La forza del progetto sta anche nel suo modello produttivo flessibile e snello. Laura lavora da sola, ma si avvale di una rete esterna di artigiani e laboratori specializzati per ogni tipo di stampa: “È il modo migliore per garantire che ogni progetto sia unico e fatto davvero bene”. Nel tempo, Cartografica Visceglia ha ricevuto importanti riconoscimenti. Nel 1989, il Campidoglio ha deciso di dedicare a Vincenzo Visceglia una via nella zona di Vallerano-Trigoria. L’archivio è stato dichiarato di interesse storico nel 2015, mentre l’anno successivo l’attività ha ottenuto il titolo di ‘Attività storica di eccellenza’ del Comune di Roma.
L’articolo Dalla bottega al web: in questa azienda romana le carte geografiche diventano arte, e-commerce e racconto visivo è tratto da Forbes Italia.