1 Luglio 2025

Dal’IA all’inclusione: i tre grandi progetti finanziati da Fondazione Tim

Contenuto tratto dal numero di giugno 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

Un contributo allo sviluppo del Paese attraverso la promozione della solidarietà, lo sviluppo civile, culturale, sanitario ed economico responsabile e sostenibile grazie alle tecnologie digitali. Fondazione Tim rilancia il suo programma annuale con lo stanziamento di 1,5 milioni di euro, destinati a sostenere le idee e i progetti più innovativi nei campi della ricerca scientifica, dell’inclusione sociale e della salute.

Il progetto della fondazione, presieduta da Alberta Figari, punta quest’anno ad affrontare alcune delle sfide più urgenti della società: dalla lotta all’abbandono universitario al supporto per le donne vittime di violenza, fino alla ricerca avanzata nella medicina di precisione. I tre bandi che compongono il programma 2025 sono rivolti alle facoltà tecnico-scientifiche delle università italiane, alle organizzazioni no profit per l’accoglienza delle donne vittime di violenza e a cliniche universitarie, scuole di medicina e centri di ricerca in ambito sanitario.

“Crediamo fortemente nella forza delle idee: con questa iniziativa vogliamo dare un segnale tangibile e un sostegno concreto a tutti gli uomini e le donne impegnati ogni giorno nel rendere le nostre facoltà universitarie più fruibili, nel supportare le donne vittime di violenza e nel portare avanti con grande determinazione la ricerca scientifica avanzata in ambito sanitario, oggi più che mai fondamentale per migliorare le prospettive di vita delle persone”, dichiara Figari, presidente di Tim oltre che della fondazione.

Ogni bando prevede un contributo per un massimo di 500mila euro, che potrà essere assegnato a uno o più progetti per una durata di 24 mesi. “Si promuoveranno progetti in grado di prendersi cura in maniera personalizzata dei destinatari finali a cui si rivolgono: gli studenti nel loro percorso universitario, le donne vittime di violenza nel loro percorso di sostegno psicologico e reinserimento nella vita lavorativa e i pazienti affetti da patologie gravi nel loro percorso terapeutico”, aggiunge Giorgia Floriani, direttore generale della Fondazione Tim.

Il primo dei tre bandi è destinato alla ricerca scientifica per contrastare l’abbandono dei percorsi di studio universitari, stimolando la conoscenza nelle giovani generazioni, e garantire il sostegno a progetti di piattaforme digitali di tutoring adattivo, basate su tecnologie avanzate e intelligenza artificiale, capaci di personalizzare l’apprendimento, migliorare le performance accademiche e prevenire l’interruzione degli studi. Il bando si rivolge alle facoltà di area tecnico-scientifica delle università italiane e ai centri di ricerca universitari.

L’inclusione sociale è invece al centro del secondo bando, dedicato al potenziamento delle case di seconda accoglienza per donne vittime di violenza. Il sostegno andrà a realtà no profit impegnate in percorsi di accoglienza, supporto psicologico, reinserimento lavorativo e rafforzamento del ruolo genitoriale. L’obiettivo sarà garantire la stabilità e l’autonomia necessarie alle donne per ricostruire la propria vita e quelli dei figli in sicurezza e dignità e nel pieno dei loro diritti.

Il terzo bando intende rafforzare la ricerca biomedica attraverso il sostegno a progetti di biologia molecolare e biotecnologie applicate alla medicina di precisione. L’obiettivo è favorire diagnosi, prevenzione e cure sempre più personalizzate e tecnologicamente avanzate per migliorare l’offerta sanitaria e la risposta clinica. Cliniche universitarie, scuole di medicina, centri e istituti di ricerca in ambito sanitario potranno presentare proposte.

I bandi possono essere consultati sul sito della fondazione. Gli enti interessati a partecipare potranno consultare il regolamento e le Faq, candidare i propri progetti attraverso la piattaforma online dedicata e restare aggiornati iscrivendosi alla newsletter di Fondazione Tim.

La fondazione ha come missione quella di ascoltare, collaborare, intercettare i bisogni sociali e sostenere progetti di innovazione, con erogazioni liberali e donazioni a istituzioni e organizzazioni no profit. È nata nel 2008 come espressione dell’impegno sociale di Tim che riflette i valori del gruppo, ovvero l’innovazione tecnologica e l’attenzione alla comunità. Finora ha investito circa 40 milioni di euro a sostegno di 213 progetti. In particolare, lo scorso anno ha investito circa un milione a sostegno di sei iniziative selezionate fra oltre 300 negli ambiti dell’inclusione sociale, dell’arte e della cultura, dell’istruzione e della ricerca scientifica. Nel 2025 continuerà ad affiancare la Sovrintendenza Capitolina nel restauro del mausoleo di Augusto a Roma.

L’articolo Dal’IA all’inclusione: i tre grandi progetti finanziati da Fondazione Tim è tratto da Forbes Italia.