Articolo tratto dal numero di settembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Le infrastrutture logistiche si confermano leve fondamentali per la competitività nazionale, in un contesto in cui innovazione e sostenibilità guidano la crescita del settore. “La logistica è da sempre un settore essenziale e lo sarà ancor più guardando al futuro”, dice l’ad per l’Italia di P3, Andrea Amoretti. “La pandemia ci ha insegnato quanto siano fragili le catene di approvvigionamento. Come ogni attività, anche la logistica ha un impatto sull’ambiente, ma siamo in una fase di trasformazione orientata alla compensazione ambientale, che sta diventando imprescindibile. Le aziende, prima tra tutte P3, hanno adottato standard di sostenibilità elevati, offrendo ai clienti immobili certificati e in linea con i principi esg. Si è creato, insomma, un dialogo costruttivo con il mercato, in cui la sostenibilità non è solo un valore etico, ma anche un vantaggio economico. Gli edifici logistici realizzati secondo criteri esg mantengono meglio il loro valore nel tempo e, parallelamente, attraggono investitori e aziende sensibili a questi temi. Senza contare il dialogo con le amministrazioni locali, che guardano ai nuovi investimenti sul territorio in un’ottica di rigenerazione urbana e industriale. Come avvenuto a P3, con il nuovo polo logistico di Altedo a San Pietro in Casale (Bologna) e il recupero di un’area dismessa”.
L’ottimizzazione dei costi
La sostenibilità non è l’unico driver di innovazione. L’ottimizzazione dei costi dei magazzini è oggi una sfida chiave per la redditività, e dunque per la competitività, delle imprese. E qui, secondo Amoretti, la pandemia ha portato un cambiamento di prospettiva: “Durante il Covid abbiamo visto quanto fossero vulnerabili le filiere logistiche e ne sono emersi i punti deboli, come i magazzini delocalizzati, di dimensioni contenute e distanti tra loro. Oggi stiamo assistendo a un processo di razionalizzazione: magazzini accorpati, progettati per garantire flessibilità ed efficienza. In parallelo cresce l’investimento su automazione e digitalizzazione: magazzini verticali, veicoli a guida autonoma, primi test con droni. La tecnologia non è un extra, ma un elemento strutturale per aumentare la competitività del sistema logistico”.
L’Italia occupa un ruolo sempre più centrale nella mappa logistica europea, dice Amoretti. “Il mercato qui ha retto molto bene e l’Italia è un player internazionale di primo piano. Per questo monitoriamo costantemente nuove opportunità di sviluppo. Oggi abbiamo una pipeline potenziale di oltre 400mila metri quadrati di superficie da costruire e siamo pronti a investire dove ci siano visione e sinergie tra pubblico e privato”.
Tra i principali player europei nel settore dell’immobiliare logistico, P3 si distingue per un approccio integrato che spazia dalla proprietà allo sviluppo, fino all’investimento e alla gestione degli asset. Nata nel 2001, l’azienda si è affermata come punto di riferimento nella realizzazione e nella commercializzazione di magazzini logistici di nuova generazione.
L’articolo Come P3 punta su sostenibilità e ottimizzazione dei costi è tratto da Forbes Italia.