12 Dicembre 2025

Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il lavoro dei cda

Nel mondo della governance aziendale, l’intelligenza artificiale non è più un semplice supporto operativo, è diventata una leva strategica per migliorare efficienza, trasparenza e continuità dei processi decisionali. Il cambiamento coinvolge non solo i membri del Consiglio, ma anche la segreteria societaria, oggi al centro di una trasformazione profonda che ridefinisce il modo in cui vengono gestite informazioni, documenti e attività critiche per il CdA.

In questo scenario si colloca l’esperienza di DiliTrust, azienda europea leader nelle soluzioni LegalTech con funzionalità AI, che supporta oltre 2.400 organizzazioni nel rendere più sicuri e fluidi i processi legali e consiliari. È proprio in questo punto che l’AI diventa protagonista della nuova governance digitale. «La vera sfida oggi non è usare l’AI, ma governarla», afferma Fabrizio Gallotti, Country Manager Italia di DiliTrust. «L’AI permette alla segreteria societaria e al CdA di concentrarsi sulla strategia, liberandoli da attività manuali che rallentano il processo decisionale».

Il valore aggiunto è evidente nella gestione quotidiana. Funzionalità AI sono ormai in grado di cercare, aggregare e rendere navigabile una mole di informazioni che, fino a ieri, richiedeva tempo, attenzione e continui controlli manuali. Funzionalità come la generazione automatica dei verbali, le trascrizioni audio in tempo reale, la sintesi dei documenti più complessi e chatbot in grado di rispondere alle domande dei consiglieri offrono un supporto concreto e immediato.
Il risultato è un ciclo di governance più lineare, con meno attività ripetitive, una documentazione più accurata e una maggiore capacità di reazione da parte del CdA. Un passaggio che non riguarda solo l’efficienza operativa ma la qualità stessa dei processi decisionali.

In questa evoluzione, distinguere tra soluzioni di AI generaliste, nate per usi ampi e non regolati, e tecnologie progettate appositamente per la governance societaria diventa fondamentale. «Un CdA non può affidarsi a tecnologie progettate per il grande pubblico. Servono soluzioni sicure, controllate e costruite per la governance», spiega Gallotti. È una distinzione che, in un contesto caratterizzato da informazioni sensibili e responsabilità crescenti, può fare la differenza tra continuità operativa e vulnerabilità.

La direzione è chiara, l’AI non sostituisce il lavoro umano, ma lo rende più solido. Potenzia la segreteria societaria, accelera i processi del Consiglio e permette ai board di prendere decisioni più consapevoli, supportati da informazioni affidabili e accessibili in tempi rapidi.

«Quando il CdA adotta un’AI sicura e dedicata, non diventa solo più efficiente ma diventa più forte», conclude Gallotti. È qui che nasce la governance del futuro, un punto d’incontro tra tecnologia, responsabilità e controllo.

L’articolo Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il lavoro dei cda è tratto da Forbes Italia.