4 Agosto 2025

Come Doctor Who vuole colmare le falle del sistema sanitario italiano

In un sistema sanitario in cui il tempo sembra rallentare, Nicola Del Bianco, medico chirurgo specialista in ortopedia, traumatologia e chirurgia del piede, ha deciso di premere il tasto ‘fast forward’. C’è un vuoto nel sistema sanitario italiano, un’area grigia tra la formazione specialistica e il mondo del lavoro in cui molti medici, una volta terminata la lunga formazione, si ritrovano senza un accesso chiaro a sale operatorie, ambulatori o opportunità professionali concrete.

Doctor Who

In questo contesto è nata Doctor Who, realtà fondata da Del Bianco insieme all’imprenditore e comunicatore Francesco Facchinetti e al manager Michele Colazzo. L’obiettivo dichiarato è creare un sistema che consenta ai medici di operare in strutture private già convenzionate, fornendo al contempo supporto amministrativo e visibilità professionale.

“Doctor Who è una piattaforma che riunisce tutte le componenti della medicina privata: cliniche, medici, pazienti, comunicazione”, spiega Del Bianco. “L’idea è nata dall’osservazione diretta delle difficoltà che incontrano molti colleghi: spesso non mancano le competenze, ma gli strumenti per renderle operative”.

Il progetto si rivolge a tre profili specifici: i medici neospecializzati che faticano a trovare una prima collocazione, gli ospedalieri con esperienza, ma senza accesso regolare alle sale operatorie, e i liberi professionisti che intendono lavorare in ambito privato, ma senza una rete di supporto. A tutti viene offerta la possibilità di entrare in un circuito già attivo: strutture cliniche private selezionate in cui esercitare, supporto contabile e gestionale e un lavoro sulla propria identità professionale, per comunicare in modo efficace e conforme alle normative.

Un sistema completo

A differenza di altre iniziative nate negli ultimi anni nel settore, Doctor Who non si limita a fornire spazi o visibilità. Si configura come un sistema completo, in cui il medico è affiancato lungo tutte le fasi dell’attività. “La medicina è cambiata. Non basta più essere competenti, serve anche sapere come muoversi in un contesto regolato, competitivo e frammentato”, afferma del Bianco. “Per questo forniamo strumenti concreti: gestione delle agende, assistenza amministrativa, coordinamento con le cliniche, costruzione del profilo professionale”.

Secondo i fondatori, uno dei punti di forza della piattaforma è la sua replicabilità. Il sistema è già operativo in diverse regioni e cresce in modo progressivo. Un esempio è il caso di un ortopedico pugliese, con studio già allestito, ma senza pazienti. Dopo l’ingresso nella rete, nel giro di alcune settimane l’attività è diventata sostenibile.

L’aspetto comunicativo gioca un ruolo non secondario. Il medico non viene trasformato in personaggio, ma è aiutato a raccontare in modo chiaro e trasparente le proprie competenze. “Parlare di sé nel modo giusto è una competenza professionale”, osserva Del Bianco. “Non significa fare pubblicità, ma rendere accessibile ciò che si fa a chi ne ha bisogno”.

La crescita

In poco più di due anni dalla fondazione, Doctor Who Medicina ha generato 12mila visite erogate, 2.300 interventi chirurgici effettuati, 37 ambulatori attivi distribuiti sul territorio nazionale, 18 cliniche convenzionate e un team in costante crescita composto da 17 medici specializzati. Un dato che segnala la risposta a una domanda reale e diffusa, sia da parte dei pazienti, sia da parte dei professionisti sanitari.

Il progetto è nato da un’esperienza diretta sul campo. Del Bianco è tra i pionieri in Italia della chirurgia percutanea del piede, una tecnica mini-invasiva che consente di correggere patologie del piede come l’alluce valgo, la metatarsalgia, le dita a martello, la spina calcaneare o le deformità del quinto dito con interventi ambulatoriali, senza ferri né viti, e con un ritorno alla camminata in tempi molto brevi.

Il metodo di Nicola Del Bianco

Il metodo di Del Bianco usa uno strumentario specifico, simile a quello odontoiatrico, che viene introdotto attraverso microfori cutanei e guidato sotto controllo radioscopico. L’accesso osseo avviene senza incisioni: si eseguono osteotomie di riallineamento direttamente sull’osso, ottenendo correzioni precise e stabili. Il tutto in regime ambulatoriale, con anestesia locale, senza ricovero né cicatrici visibili.

Nella sua carriera Del Bianco ha costruito una rete di oltre 60 ambulatori e ha formato decine di medici, contribuendo alla diffusione di una chirurgia ortopedica meno invasiva, più rapida, potenzialmente più sostenibile per il sistema sanitario. Ha all’attivo oltre 34mila piedi operati e più di 80mila pazienti trattati dal team complessivo.

L’approccio organizzativo adottato per la chirurgia è lo stesso di Doctor Who: modelli replicabili, gestione centralizzata, presenza su tutto il territorio, coordinamento continuo tra attività medica e processi gestionali. “L’esperienza clinica ci ha insegnato che, senza un sistema solido, anche le competenze migliori rischiano di restare ferme. Abbiamo deciso di creare quello che mancava”, conclude Del Bianco.

Il progetto si sta consolidando come punto di riferimento per una nuova generazione di medici che chiede strumenti, non scorciatoie. Un’infrastruttura che consente ai professionisti di operare, crescere e restare visibili, all’interno di un mercato che richiede sempre più organizzazione, oltre alla qualità clinica.

L’articolo Come Doctor Who vuole colmare le falle del sistema sanitario italiano è tratto da Forbes Italia.

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