In Cina le sempre maggiori esigenze nell’industria delle scienze della vita spingono le aziende straniere a confrontarsi ancora di più con un mercato di grande appeal, ma non privo di rischi e insidie. Fondamentale il supporto di un team legale per supportare le scelte e le strategie aziendali. Ombretta Poli, dopo un lungo periodo come associate vicepresident legal in Lilly Italia, ha assunto il ruolo di ass vice president legal international, guidando da Shanghai, in Cina, il team legale dell’affiliata, composto da professionisti tecnici altamente specializzati. Un punto di riferimento per l’azienda.
Innovazione e regole: la complessità del mercato cinese
L’esperienza in Cina per Poli è la sfida di oggi che “porta con sé la necessità di tener conto, per un’azienda come Lilly, dei crescenti bisogni medici insoddisfatti e dell’imperativo di fornire soluzioni sempre più innovative per i pazienti. Il tutto, in un contesto altamente competitivo e iper-regolamentato quale quello farmaceutico, governato non solo da stringenti requisiti di legge, ma anche da altrettanto importati codici di condotta etica e di compliance”.
Per rispondere adeguatamente alle esigenze di un mercato estero, Poli ritiene sia importante puntare da subito a “identificare in modo precoce ed efficace le priorità da seguire, nonché le aree più a rischio e le possibili opportunità offerte dal contesto di riferimento”. Soprattutto bisogna tenere conto delle diverse normative ed esigenze di business e di un substrato culturale con caratteristiche spesso uniche. “Il settore farmaceutico è uno dei più regolati a livello internazionale, e la legislazione delle scienze della vita è in continua evoluzione”, aggiunge Poli.
Trend globali e best practice: la visione legale di Poli
“Ciò comporta la necessità di porre attenzione non solo alle evoluzioni di leggi e regolamenti, ma anche all’interpretazione che di essi viene fornita da organi giurisdizionali e autorità competenti, nonché ai trend di policy che possono svilupparsi a livello transnazionale. Con il tempo, il settore farmaceutico si è arricchito di modelli distributivi e di business sempre più sofisticati e complessi e si pongono sempre più spesso quesiti su temi attuali quali l’informazione scientifica, l’uso dei canali digitali e l’evoluzione del rapporto tra aziende e pazienti”.
Da questa esperienza in Cina Poli porta a casa nuove consapevolezze: “Mi è sempre più chiaro come i sistemi giuridici siano attualmente in grado di influenzarsi a vicenda su temi di interesse comune, quali la protezione dei dati personali, la cybersecurity, il diritto della concorrenza, solo per citarne alcuni. La risposta a tale evoluzione sta nel cercare di identificare e anticipare i trend in una fase precoce e assicurarsi che il patrimonio di conoscenza e di know how acquisito in una certa area geografica o settore venga condiviso, a beneficio comune, creando così un circolo virtuoso di apprendimento e adozione di best practice”.
L’articolo Cina, pharma e regole: la visione globale di Ombretta Poli, alla guida del team legale internazionale di Lilly è tratto da Forbes Italia.