Era una delle tante sessioni di laurea alla facoltà di giurisprudenza della Luiss di Roma. Un 24enne si presentò davanti al presidente della commissione che, dopo l’esposizione della tesi, lo proclamò dottore in legge con 110. Senza la lode. Quando, agli esami, prendeva 28, il padre gli diceva: “Perché non 30? Sarà per la prossima volta”.
Angelo Greco, nato a Catanzaro nel 1973, fondatore del portale d’informazione La Legge Per Tutti e oggi uno dei divulgatori giuridici più influenti d’Italia, ricorda quel giorno come uno di quei pochi momenti nella vita di ciascuno che fanno da catalizzatore per rivalse future. “La continua ricerca della perfezione che mi ha infuso mio padre, se anche non rende il tuo presente stabile, può contribuire a fare di te una persona che non si accontenta mai”.
Angelo Greco, la carriera da divulgatore
Avvocato, digital creator, giornalista e imprenditore, Angelo ha rivoluzionato il modo di comunicare del settore legal ed è riuscito a portare le tematiche legali, oltre che sui social, anche sul piccolo schermo. Tra il 2016 e il 2017 ha infatti co-condotto, insieme a Elisa Isoardi, la rubrica Tempo e Denaro all’interno del programma Uno Mattina su Rai Uno, offrendo consulenze legali ai consumatori e spiegando normative spesso poco comprensibili al grande pubblico. Nel 2020 il Sole 24 Ore l’ha riconosciuto come il professionista più influente sul web in ambito giuridico, un titolo che certifica l’impatto del suo lavoro sulla società italiana.
È, inoltre, un autore prolifico: nel 2021 è uscito nelle librerie, per il gruppo Feltrinelli, La legge per tutti, un libro che riprende la filosofia del suo portale e fornisce risposte pratiche alle domande giuridiche più comuni; l’anno dopo La Costituzione per tutti, in cui spiega in modo chiaro e accessibile i principi fondamentali della Carta. Il suo profilo Instagram – celebre per mettere in scena nozioni e curiosità giuridiche attraverso i fumetti – è seguito da quasi 850mila follower; su LinkedIn, dove è anche diventato di recente Top Voice, conta 131mila seguaci.
Fanc** il successo
Insomma, una di quelle carriere che non si fatica a definire di successo. Ma non diteglielo. Nel suo libro Fanc** il successo, pubblicato nel 2023 per Mondadori, offre infatti una prospettiva alternativa su cosa significhi davvero avere successo nella vita e nel lavoro. “Il successo non esiste. È un concetto soggettivo che è legato più all’appagamento personale e alla soddisfazione di ciascuno”, dice. “Il mio successo lo valuto quando mio figlio mi dice di fare palestra insieme, quando mi saluta in maniera affettuosa prima di andare a scuola. Mi sto anche affrancando dagli inviti di televisione e dalle altre varie richieste. Il mio baricentro è tra la mia famiglia e i miei amici. Ho capito che a volte per avere successo non si deve prendere, ma rinunciare: è questo che mi fa sentire felice”.
In ogni caso, tutto il non-successo che Angelo ha raggiunto nel lavoro ruota attorno a un’idea di partenza essenziale: portare la legge davvero a tutti. “Mi sono reso conto che la legge non era fatta per tutti, ma solo per chi poteva permettersi di pagare. E io volevo cambiare le cose. Se è vero che la legge non ammette ignoranza e che in caso di violazione non ne risponde l’avvocato, ma il suo cliente, era giusto che quella legge fosse compresa dai suoi destinatari. Ed era necessario che qualcuno iniziasse un’opera di vera e propria traduzione”.
Angelo aprì prima il proprio studio legale a Cosenza, subito dopo gli studi universitari. I primi tempi non furono semplici: per costruire una clientela solida, decise di offrire servizi legali di valore irrisorio, come i ricorsi contro le multe per eccesso di velocità. Una strategia rischiosa, ma che gli consentì di farsi conoscere e di dimostrare la sua competenza in modo tangibile. Parallelamente all’attività forense, avviò un percorso accademico. Dal 2001 al 2008 collaborò con la cattedra di diritto fallimentare dell’Università della Calabria e, dal 2003 al 2012, con quella di diritto processuale civile.
La nascita de La Legge Per Tutti
Poi, nel 2011, la svolta con la creazione del portale La Legge Per Tutti. “È nata quasi per coincidenza, ero a letto a causa di un intervento alla schiena”, ricorda. “In quel periodo stavo capendo come funziona la seo e ho scoperto che tutta l’informazione giuridica era b2b, business to business, cioè scritta da avvocati e destinata solo ad avvocati”. Così Angelo decise di cominciare a scrivere per la gente che non aveva conoscenza tecnica. E quello che inizialmente era un semplice sito web diventò rapidamente una vera azienda. “Ho creato la società con un informatico e un commercialista. La società è nata da un euro e si è trovata a fatturare oltre un milione all’anno”.
Insomma, con La Legge per Tutti Angelo ha creato una piattaforma digitale di consulenza legale, con migliaia di contenuti che coprono ogni aspetto del diritto, dalle questioni familiari alle problematiche aziendali, fino alle questioni più quotidiane che riguardano i diritti del cittadino. E poi c’è stato il boom sui social. “Durante il Covid mi sono reso conto che un progetto di successo come La Legge per Tutti poteva fallire in pochi secondi. Ciò che non fallisce mai è il tuo personal brand”, sottolinea. “Quindi ho cominciato a investire di più su me stesso, sulla mia immagine, sulla pagina Instagram e sul canale YouTube”. Un approccio innovativo che ha trasformato il suo lavoro: da consulente legale a punto di riferimento per chiunque cercasse una risposta semplice e chiara riguardo alla legge.
Il futuro della professione
Durante il percorso non sono mancati gli ostacoli e, naturalmente, le critiche. “La difficoltà che ho incontrato all’inizio della carriera è stata l’opposizione dei vari ordini e dei colleghi: dicevano che io, con questo modo di rappresentare la legge in modalità pop, svilivo la professione. Come se il decoro della professione dipendesse non tanto dalla qualità, ma dallo strumento che si utilizza”. Eppure divulgare sui social si può. “L’importante è mantenere professionalità, evitare titoli clickbait e favorire un contenuto preciso. Basta andare al cuore della notizia”.
In un’epoca in cui il digitale è il nuovo normal, Angelo dimostra che, se usato con visione, può essere un potente alleato anche in ambiti tradizionalmente complessi come quello legale. E forse è anche una questione di sopravvivenza della professione. “Un mio mentore mi diceva sempre che la giornata la devi dividere in due parti: la prima parte la passi in studio, la seconda fuori dallo studio a cercare clienti. La figura dell’avvocato tradizionale in Italia, che sta in studio ad aspettare il cliente, è morta. Devi stare anche sui social, devi divulgare e bisogna studiare nuove tematiche e nuove forme di comunicazione coerenti con i tempi che cambiano”. Progetti futuri? “Avere più tempo per me stesso. E tornare a insegnare ai giovani nelle aule universitarie, non solo sui social”.
L’articolo Angelo Greco, l’avvocato influencer che spiega la legge sui social con i fumetti è tratto da Forbes Italia.