Contenuto tratto dal numero di novembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Iris Ceramica Group ha portato in scena un racconto in tre atti in cui la materia si evolve fino a diventare luce. Un percorso sensoriale e simbolico che unisce ricerca e creatività, culminando con Alchimia: la tecnologia che rende invisibili schermi e suoni, trasformando gli spazi in esperienze.
Se c’è una parola che forse può racchiudere l’essenza, la visione e gli obiettivi di Iris Ceramica Group, è trasformazione. Da oltre 60 anni il gruppo emiliano – che ha oggi sei stabilimenti produttivi tra Italia, Germania e Stati Uniti e oltre 1.500 dipendenti – interpreta la ceramica come materia viva, capace di unire estetica e performance, arte e tecnologia. Oggi questa visione si rinnova in un percorso di ricerca che ha trovato, in occasione della recente fiera Cersaie, la sua espressione più intensa: The Magical Journey – Revealing our Alchemical Soul.
Dallo stand fieristico della fiera Cersaie di Bologna alle sedi aziendali di Fiorano Modenese e Castellarano, questo progetto espositivo è stato un viaggio alchemico attraverso la materia, nel quale la ceramica è diventata metafora di una trasformazione interiore e collettiva. Il 22 settembre, nella sede di Fiandre, il viaggio è stato inaugurato con Breaking, ovvero la rottura iniziale, un atto di coraggio e di consapevolezza che apre ogni processo evolutivo. Il giorno successivo la sede di Iris Ceramica e Fmg a Fiorano Modenese ha ospitato Glowing, la fase della purificazione, in cui la materia si è fatta luce e trasparenza, liberandosi dalle convenzioni per acquisire nuove forme di percezione.
Iris Ceramica Group alla fiera Cersaie di Bologna
Infine, il 24 settembre è stato il turno di Revealing, nello spazio espositivo di Ariostea a Castellarano: la rivelazione finale, momento di consapevolezza in cui la trasformazione è compiuta e la materia si mostra nel suo nuovo stato.
Lo spazio espositivo presso Cersaie è stato concepito come una magnum opus contemporanea che ha accompagnato i visitatori in un’esperienza sensoriale e immersiva dove la ceramica si dissolve, si ricompone, si trasforma in ‘oro’. Un ‘oro’ simbolico, che rappresenta la capacità di elevare il percepito della materia, restituendole il suo valore nobile e prezioso.
All’interno del percorso, installazioni, tunnel e giochi prospettici hanno guidato il pubblico in una progressiva metamorfosi percettiva, fino alla rivelazione finale: Alchimia & Iris Ceramica Group, una tecnologia che ridefinisce i confini del design e della materia. Frutto della collaborazione con Vbh, Alchimia è un sistema invisibile che integra schermi e dispositivi audio-video direttamente nelle superfici ceramiche, rendendoli parte integrante dell’architettura. Una parete o un arredo possono così diventare monitor o cassa di risonanza, e poi tornare a essere pura ceramica. Una tecnologia che trasforma la materia in un medium capace di connettere estetica e funzionalità in un equilibrio silenzioso.
Questa alchimia contemporanea è stata resa ancora più suggestiva dal lavoro della visual artist Lorenza Liguori, che con i suoi morphing digitali e le installazioni visive amplifica l’esperienza percettiva. Le sue proiezioni hanno trasformato lo spazio in un paesaggio mutevole, dove la ceramica è stata trasformata in un organismo sensibile, capace di reagire e adattarsi.
Un dialogo tra arte e industria che restituisce la complessità della visione del gruppo: ‘Reengineering ceramics for the better’.
Ma dietro la poesia del racconto alchemico si cela tutto l’impegno concreto del gruppo in ricerca e sviluppo. Tra le ultime novità, Iris Ceramica Group ha introdotto una nuova tecnologia a base acqua per la decorazione delle superfici ceramiche, applicata ai brand Ariostea, Fiandre, Fmg e Sapienstone.
Un’innovazione che coniuga sostenibilità ambientale e qualità estetica: inchiostri e strutturanti a base acqua, frutto di un lungo lavoro di sperimentazione nei laboratori del gruppo, sostituiscono i tradizionali componenti, riducendo l’impatto ambientale e migliorando al contempo la resa visiva.
Il risultato sono superfici di altissima definizione, caratterizzate da colori intensi e texture profonde, capaci di restituire la complessità materica della pietra naturale o del marmo con una fedeltà inedita. Due linee produttive sono già attive, ma il progetto prevede un ampliamento progressivo, coerente con la visione industriale di lungo periodo dell’azienda.
Con Alchimia e con la nuova tecnologia a base acqua, l’azienda segna un ulteriore passo in avanti nel suo cammino evolutivo: una nuova fase dell’alchimia della materia, dove la ceramica diventa non solo più rispettosa dell’ambiente, ma anche più intelligente, sensibile e capace di dialogare con lo spazio che abitiamo. In questo equilibrio tra tradizione manifatturiera e innovazione tecnologica, Iris Ceramica Group continua a reinterpretare la materia come un linguaggio contemporaneo. Un linguaggio che parla di bellezza, di responsabilità e di futuro.
L’articolo Alchimia & Iris Ceramica Group: quando la ceramica diventa metafora di una trasformazione interiore è tratto da Forbes Italia.