Articolo tratto dal numero di novembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
Il 45% dei giovani lavoratori italiani dà la priorità all’equilibrio tra vita e lavoro e alla ricerca di un ambiente sereno, lontano dai ritmi frenetici. Rispetto alla popolazione generale, la Generazione Z attribuisce maggiore importanza alla realizzazione personale (40% contro 38%) e alle opportunità di crescita professionale (19% contro 16%), oltre a valorizzare la condivisione degli obiettivi con il proprio team e l’azienda.
Sono solo alcuni dei dati riportati nella ricerca Versione GenZ: le prime generazioni native sostenibili si raccontano, realizzata da Quorum/Youtrend e Csa Research per Angelini Industries, gruppo industriale multinazionale fondato ad Ancona nel 1919 da Francesco Angelini. Dall’analisi emerge anche una fotografia preoccupante: l’85% dei giovani percepisce l’Italia come un contesto difficile per realizzarsi professionalmente, segno di una diffusa disillusione. In ambito di sostenibilità, la GenZ si distingue per la maggiore attenzione alla tutela ambientale (44% contro 41%) e al rispetto dei diritti dei lavoratori (26% contro 24%).
Le esigenze della Generazione Z rappresentano quindi una sfida e un’opportunità per le aziende, che devono adattarsi ai nuovi paradigmi di lavoro per attrarre e trattenere i talenti più giovani. In questo contesto, Angelini Industries risponde a tali richieste attraverso un investimento mirato nella formazione continua e nello sviluppo dei talenti, con un progetto che ha già raccolto numerosi consensi: l’Angelini Academy. Non solo: delle assunzioni 2023 del gruppo, che attualmente ha 12 stabilimenti produttivi e 5.800 dipendenti, quasi un terzo (il 26%) è rappresentato da under 30.
Marco Morbidelli
“Siamo costantemente alla ricerca di giovani talenti e competenze nuove sulle quali investire, anche attraverso la nostra corporate academy, che rappresenta una leva importante per colmare il mismatch tra sistema educativo e mercato del lavoro”, ha dichiarato Marco Morbidelli, group chief hr & organization officer di Angelini Industries.
Nata nel 2018, l’Angelini Academy si è rapidamente affermata come un hub di cultura manageriale e innovazione, offrendo percorsi formativi che mirano non solo a migliorare le competenze tecniche, ma anche a sviluppare le capacità di leadership e le soft skill, fondamentali per i manager di domani. Attraverso la collaborazione con istituzioni accademiche come Sda Bocconi, Luiss Business School, London Business School e Mit, l’academy propone diversi percorsi, dai webinar con esperti ai programmi executive per i manager senior. La varietà delle attività permette di rispondere alle diverse esigenze dei collaboratori, integrando competenze specialistiche e abilità relazionali.
“Vogliamo mantenere un approccio aperto al confronto e alla sperimentazione”, ha proseguito Morbidelli, “investendo non solo sulle competenze tecniche, ma anche e soprattutto su quelle relazionali. Le soft skill spesso non sono ancora sviluppate nei giovani al termine del loro percorso di formazione. Ormai assistiamo alla diffusione di tematiche trasversali che, in maniera circolare e integrata, riescono a collegare competenze molto differenziate tra loro. Penso, per esempio, all’intelligenza artificiale e alla sostenibilità. Ascoltare le persone, migliorare la capacità di comunicare, lavorare in team e saper comprendere l’organizzazione sono strumenti indispensabili per lavorare in maniera efficace e motivante. Un esempio concreto in questa direzione è il Future Leaders Program: grazie a questo programma, giovani talenti selezionati dal mercato hanno l’opportunità di sviluppare le proprie competenze con una logica trasversale, combinando crescita personale ed esigenze del business”.
Per una generazione che vede nella crescita professionale e nel rispetto dei valori aziendali un fattore chiave per la propria realizzazione, l’Angelini Academy vuole essere un modello di corporate learning capace di rispondere a queste aspettative. Questa attenzione al capitale umano è rafforzata dal dialogo continuo con la comunità scientifica e manageriale, attraverso collaborazioni con business school di caratura internazionale e l’organizzazione di bootcamp e masterclass tematiche.
Con l’Angelini Academy, l’azienda attiva e coordina oltre 40 corsi ogni anno, coinvolgendo più di 1.200 persone del suo ecosistema. “Anche grazie alla collaborazione con partner scientifici accreditati e con diverse business school italiane e internazionali, Angelini Academy ha coinvolto nei suoi programmi circa seimila persone del gruppo fino a oggi”, ha sottolineato Morbidelli. “L’ambizione è stata, però, quella di andare oltre, aprendo la nostra corporate academy anche ad altri stakeholder. Ad esempio, le famiglie dei dipendenti hanno avuto l’opportunità di accedere a parte della nostra offerta formativa. Inoltre abbiamo ampliato le iniziative di Angelini Academy alle comunità e ai territori nei quali operiamo, alimentando sinergie con le istituzioni accademiche locali per costruire un ecosistema della formazione”.
Un esempio recente in questa direzione è il roadshow che Angelini ha realizzato in quattro città italiane, tra cui Ancona, in collaborazione con Istao: “Qui”, ha concluso Morbidelli, “insieme a istituzioni, scuole, università e aziende del territorio, abbiamo discusso di proposte concrete da attuare in rete e a breve termine, per ridurre il mismatch e supportare i giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro”.
L’articolo A scuola di impresa: come l’Angelini Academy vuole colmare il gap tra sistema educativo e lavoro è tratto da Forbes Italia.